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Cosa cerchiamo nella nostra vita?: equilibrio statico o dinamico?

L’Equilibrio statico è una tendenza tipica dell’uomo comune: egli vive alla costante ricerca della quiete e della comodità ed il suo tipo di Equilibrio equivale alla tendenza ad arrivare alla tomba senza grandi scompensi, con la tendenza a seguire le mode, senza sforzarsi troppo e senza pensare.

L’Equilibrio statico tende a mantenere lo status quo, evitando tutti i cambiamenti che possano mettere in discussione la personalità ed il suo potere, con l’obiettivo di evitare qualsiasi reale cambiamento.

L’Equilibrio statico si basa sulla certezza del passato e sulla paura del futuro: il crinale di scelta è teso ad evitare qualsiasi situazione non fronteggiabile dai circuiti e dagli schemi già conosciuti.

Lo sguardo della mente è costretto verso il basso, a causa di una paura, così intrisa nella propria identità, che non è consapevole e non è conoscibile, se non a costo di grandi sofferenze: è uno sguardo pessimista e rivolto al passato. Riconosciamo le paure che ci bloccano?

L’Equilibrio dinamico rappresenta la tensione dell’Uguaglianza all’Uno, partendo da un’inquietudine che, inizialmente, non ha nome, per realizzare ogni giorno i passi evolutivi che può (e deve) compiere, evitando due eccessi:

  1. La staticità dell’uomo comune, con il quale spesso condivide famiglia, amicizia e lavoro
  2. L’eccessiva velocità, che può generare squilibri psichici poco utili.

L’Equilibrio dinamico tende a rompere qualunque status quo e qualsiasi forma ideologica incontrata sul cammino ed il suo obiettivo è portare, con saggezza, costanti e progressivi cambiamenti negli ambienti dove vive.

Come possiamo immettere nella nostra vita note di equilibrio dinamico?

L’inerzia dell’Equilibrio statico della personalità è centrato sulla paura e produce una staticità che non consente alcun atto creativo: per muoversi, creare, camminare, generare nuove Forme Pensiero e, soprattutto, cercare di crescere spiritualmente, occorre sbilanciare consapevolmente il nostro equilibrio, per poi ritrovarlo.

Quindi, il percorso di crescita prevede piccoli e costanti sbilanciamenti consapevoli, che permettono di rinunciare gradualmente alle nostre abitudini, superando le naturali resistenze (inerzia della personalità), per ampliare le nostre Qualità.

Una possibilità per incrementare la Libertà è favorire questo processo, stimolando il cambiamento, quando intuiamo che è necessario, senza aspettare l’evento esterno (che non tarda ad arrivare): vivere stimolando il cambiamento è l’esatto opposto della ricerca della comodità, è la Ricerca dell’Armonia.

Così facendo, la nostra vita cambia, un po’ alla volta, giorno per giorno, con 2 effetti:

  • Riduciamo la potenza degli scossoni esterni, utili al cambiamento
  • Prepariamo, dentro di noi, il terreno ad una serie di passaggi di Consapevolezza, che avvengono quando il momento è maturo.